martedì 1 aprile 2014

Cosa resterà di questi Anni Ottanta

In libreria incappo nell'ultima fatica editoriale del solito instancabile giornalista televisivo. Foto di copertina e fascetta catturano la mia attenzione. "Il romanzo di una generazione", si spiega, e mi sorprendo nel cogliere che la meglio gioventù descritta è quasi coetanea della mia. Visto che il naufragare nel mare della nostalgia è sempre dolce, specie in Italia, mi lascio cullare tra le pagine sino ad arenarmi tra queste righe. Gli Anni Ottanta. La vulgata li aveva definiti edonistici e reaganiani e certamente non basta un elenco per raccontarli, per raccontare la vita tra i dieci e vent'anni di età, però... Però l'esercizio non è privo di fascino e dunque eccomi aggiungere qualche nome, per raccontare quel decennio iniziato con degli strani scioperi a Danzica e finito con le Notti magiche di Totò Schilaci.


Giovanni Floris, Il confine di Bonetti, Feltrinelli (2014)

Hanno sparato a Reagan; l'attentato al Papa; McEnroe batte Borg; Carlo e Diana; un radiogiornale del mattino e la Legge marziale in Polonia; il generale Dozier e le Brigate Rosse; Gilles Villeneuve; siam tutti figli di Bearzot; il Guerin Sportivo; Beppe Viola; Michel Platini; Francesco Moser e l'Enervit; i Duran Duran; i paninari; Craxi, C.A.F. e il Pentapartito; Stefano Benni; Joe Montana; Trant'anni della nostra storia; il Papa a Lugano; Diego a Napoli; l'Heysel; Bum Bum Becker; Bruce Springsteen; Eros Ramazzotti e Adesso tu; Flavio Cotti e scuole chiuse; Gianni Brera e StradiVialli; Che Guevara; La Pantera; fuori Caccia dentro due socialisti; Parola mia e Doppio slalom; i ragazzi di Vicini; Alberto Tomba; Ben Johnson a Seul; Zurigo; gli U2; Jovanotti e Gimme Five; don Sandro Crippa; Piazza Tienanmen a Pechino e Michale Chang a Parigi; Santiago de Compostela; don Luigi Giussani; la Cecoslovacchia e Vaclav Havel; Cesare Pavese; Il Sabato; la caduta del Muro... [continua]

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