martedì 18 marzo 2014

Le caprette non ti fanno ciao

Leggendo Heidi alle bambine, la sera prima di andare a letto, può capitare di imbattersi in una pagina così, dove i monti, il Nonno, Peter, Cigna e Orsetta, Francoforte, Clara e la signorina Rottenmeier vengono illuminati, in modo sorprendente ed esplicito, di nuova luce.



" - Se fosse tanta la tristezza che uno si fosse portata qui da Francoforte? Che si potrebbe fare?
- Allora bisogna dirlo al buon Dio. È questo che bisogna fare quando non si sa che altro fare.
- Si, piccola, questa è una buona idea. Ma quando ci viene proprio da Dio, quel che ci rende tristi e poveri, che cosa dire a Lui, allora? Che cosa?
Heidi rimase zitta per un po' a meditare su quanto potesse fare in quel caso difficile. Ma era convinta si potesse ricevere sempre aiuto da Dio. Cercò la risposta nella propria esperienza e la trovò. 
- Bisogna aspettare, allora: aspettare e pensare: adesso il Signore conosce già qualcosa di bello che verrà dopo. Bisogna soltanto aspettare tranquilli, senza scappar via. D'un tratto poi si vedrà tutto chiaro perché il buon Dio aveva preparato per noi qualcosa di buono da un pezzo, solo che noi non lo sapevamo e vedevamo solo quella tremenda tristezza e perciò pensavamo che sarebbe stato sempre così.
- Questa è fede, Heidi. Devi conservarla - disse il dottore, e per un po' rimase a guardare in silenzio gli imponenti monti rocciosi e la vallata inondata di sole."

(Heidi, di Johanna Spyri)

Nessun commento:

Posta un commento