domenica 22 settembre 2013

Non potevo farlo anch'io














 




Incuriosisce e attrae, interroga e magari diverte. Ma cosa ci dice? Nell'era fast food, l'arte contemporanea stuzzica ma non sfama. Non la capiamo e allora via. Le speculazioni finanziarie e le mode che accompagnano artisti e opere alla fine ci lasciano scettici, incapaci di capire l'effetto che fa...
Al Meno Uno, con @robedachiodi, per #Turné del 21 settembre 2013 (dopo 6' ca.)

Di fronte a una tela di Lucio Fontana con Giuseppe Frangi
 



















dopo questa notizia:

Opera di Luciano Fabro in frantumi
Incidente in occasione di un vernissage della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati a Lugano

Se non fosse per il valore insostituibile dell'opera, si potrebbe immaginare a una scena di Mister Bean. Invece, non è un film comico quello visto ieri a sera al Meno Uno, il prestigioso spazio espositivo vicino al futuro LAC. In occasione del vernissage delle 30 nuove opere della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati che integrano quelle esposte dall'estate 2012 è avvenuto un clamoroso incidente.

Uno sventurato ospite della vernice, tra un canapè e un discorso, ha sciaguratamente fatto cadere un'opera di Luciano Fabro che è caduta in frantumi. Si tratta, o meglio, si trattava della famosa "Impronta" datata 1962-1964. I vetri del disco trasparente con al centro un'impronta sono andati in mille pezzi, quasi polverizzati, tra lo sconcerto dei presenti e l'infinito imbarazzo del goffo malcapitato. E non è una consolazione, il fatto che all’inaugurazione fosse presente l’assicuratore della collezione.

Luciano Fabro è considerato uno dei massimi esponenti dell'avanguardia italiana del XX secolo ed in particolare dell'Arte povera. Artista concettuale e scultore era nato a Torino nel 1936 ed è morto a Milano del 2007. Anche per questa ragione, secondo la curatrice del Museo cantonale d’arte che gestisce tutti gli spazi espositivi, il valore dell'opera è inestimabile, per il vuoto che inesorabilmente lascia l'incidente accaduto ieri sera.

(notizia pubblicata su RSI.ch l’8 settembre 2013)



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