Incuriosisce e attrae, interroga e magari diverte. Ma cosa ci dice? Nell'era fast food, l'arte contemporanea stuzzica ma non sfama. Non la capiamo e allora via. Le speculazioni finanziarie e le mode che accompagnano artisti e opere alla fine ci lasciano scettici, incapaci di capire l'effetto che fa...
Al Meno Uno, con @robedachiodi, per #Turné del 21 settembre 2013 (dopo 6' ca.)
Di fronte a una tela di Lucio Fontana con Giuseppe Frangi |
dopo questa notizia:
Opera di Luciano Fabro in frantumi
Se non
fosse per il valore insostituibile dell'opera, si potrebbe immaginare a una
scena di Mister Bean. Invece, non è un film comico quello visto ieri a sera al
Meno Uno, il prestigioso spazio espositivo vicino al futuro LAC. In occasione
del vernissage delle 30 nuove opere della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati
che integrano quelle esposte dall'estate 2012 è avvenuto un clamoroso
incidente.
Uno
sventurato ospite della vernice, tra un canapè e un discorso, ha
sciaguratamente fatto cadere un'opera di Luciano Fabro che è caduta in
frantumi. Si tratta, o meglio, si trattava della famosa "Impronta"
datata 1962-1964. I vetri del disco trasparente con al centro un'impronta sono
andati in mille pezzi, quasi polverizzati, tra lo sconcerto dei presenti e
l'infinito imbarazzo del goffo malcapitato. E non è una consolazione, il fatto
che all’inaugurazione fosse presente l’assicuratore della collezione.
Luciano
Fabro è considerato uno dei massimi esponenti dell'avanguardia italiana del XX
secolo ed in particolare dell'Arte povera. Artista concettuale e scultore era
nato a Torino nel 1936 ed è morto a Milano del 2007. Anche per questa ragione,
secondo la curatrice del Museo cantonale d’arte che gestisce tutti gli spazi
espositivi, il valore dell'opera è inestimabile, per il vuoto che
inesorabilmente lascia l'incidente accaduto ieri sera.
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